Lo sciopero dei bagnini a Rimini: “Vi spieghiamo perché la sicurezza dei turisti è a rischio”

5 ago 2025

CAVALLINO TREPORTI 25 GIUGNO 2025 BAGNINI IN SPIAGGIA IN UNO STABILIMENTO BALNEARE A CAVALLINO TREPORTI IN PROVINCIA DI VENEZIA DURANTE IL MONITORAGGIO DEI BAGNANTI IN MARE FOTO ROBY BETTOLINI
Rimini, 5 agosto 2025 – La protesta dei bagnini. I marinai di salvataggio sono pronti a scioperare (con mega corteo annesso) per rivendicare giuste condizioni lavorative in modo da garantire la sicurezza dei turisti e della balneazione.
I bagnini della provincia di Rimini saranno così in sciopero sabato prossimo, 9 agosto. Con un corteo di protesta a cui sono invitati cittadini, turisti e associazioni a partire dalle 12.30, dal bagno 36-37 con arrivo in piazzale Boscovich.
Intanto, prosegue la campagna di assemblee sulla vertenza che riguarda la sicurezza della balneazione sulle coste della Romagna e che va avanti da due anni "nel silenzio assordante di politica e amministratori pubblici", denuncia la Filcams-Cgil. Lo sciopero provinciale di sabato riguarda l'intero turno di lavoro e tutti i dipendenti addetti al salvamento delle imprese balneari. I servizi di salvataggio, spiega il sindacato, sono garantiti da lavoratori stagionali, dipendenti di cooperative, consorzi o imprese balneari, inquadrati con contratto del settore turismo.
Si tratta di lavoratori "altamente qualificati", che assicurano la sicurezza della balneazione "spesso in condizioni difficili e con mezzi insufficienti. Da due anni, prosegue la Filcams-Cgil, per dare "un'apparenza di maggiore sicurezza", è stata eliminata la pausa del servizio nelle ore centrali della giornata, garantendo però solo un presidio dimezzato. Ogni bagnino di salvataggio si trova così a dover vigilare su uno specchio d'acqua doppio, 300 metri invece di 150, con "evidenti rischi" per la sicurezza di bagnanti e soccorritori. Il sindacato è "favorevole" all'estensione dei servizi di salvataggio, ma a condizione che ciò avvenga "seriamente, senza gravare sui lavoratori né mettere a rischio la sicurezza dei turisti".
Da qui lo sciopero di sabato per chiedere condizioni che "garantiscano davvero" la sicurezza della balneazione e per "dire no alle speculazioni economiche sul demanio pubblico".
İl Resto Del Carlino